giovedì 9 aprile 2015

C'HO IL PIEDE D'ATLETA!!!!



Il Piede d’Atleta

Se qualcuno vi dice ho il “Piede d’Atleta”, a differenza di quanto potrebbe far pensare il nome, non significa che è un grande campione dello sport, ma solo che ha un ‘infezione micotica al piede.

Definito anche come Tinea Pedis o tigna del piede non è altro che una micosi superficiale che colpisce la cute priva di peli; generalmente causata da un fungo microscopico dermatofitico Trichophyton può anche essere dovuto ad altri tipi di funghi del genere Epidermophyton che si localizzano inizialmente tra le dita della pianta del piede.



Segni e Sintomi

Negli stadi iniziali l'infezione interessa gli spazi interdigitali, in genere fra terzo e quarto dito o fra quarto e quinto dito; successivamente può estendersi alla pianta al dorso del piede e alle unghie.

Possiamo osservare:
  • eritema
  • desquamazione cutanea
  • ispessimento cutaneo
  • formazione di vesciche a contenuto sieroso e/o siero-purulento più frequentemente localizzate sulla pianta del piede e sui bordi laterali delle dita
  • fissurazioni cutanee
  • unghie ispessite, contorte e fragili






I sintomi variano dal semplice cattivo odore al prurito più o meno intenso, associato a dolore nelle forme più gravi.
Se non trattato si può avere una concomitante sovra infezione batterica.

E’ piu frequente l’estate, quando il caldo favorisce la macerazione della cute, rendendola più sensibile e indifesa agli attacchi.


Il contagio avviene per:
-          via diretta tramite piccoli frammenti di cute che si staccano dal malato e si disperdono nell’ambiente
-          via indiretta, cioè per presa di contatto con docce, pedane, pavimenti o altri oggetti utilizzate da soggetti affetti dalla micosi.


Cause e Fattori Predisponenti

Tra i fattori predisponenti endogeni (cioè propri dell’individuo affetto):
- fattori genetici (predisposizione genetica del soggetto all’infezione)
- cattiva traspirazione
- deficit delle difese immunitarie
- presenza di patologie concomitanti (AIDS, diabete, disfunzioni circolatorie e dermatiti)

Tra i fattori esogeni (esterni all’individui, cioè legati a condizioni ambientali):
- ambienti caldo-umidi
- stagione estiva
- calzature e calze inadeguate (materiali sintetici non traspiranti)
- scarpe troppo strette
- abitudine a camminare scalzi in luoghi pubblici
- accumulo di umidità (calze o scarpe bagnate)


Terapia

Il trattamento per il piede d'atleta si basa su farmaci antimicotici sia ad uso topico (pomate, spray, polveri, unguenti, tinture, ecc.), che sistemico (per bocca).

La scelta del trattamento varia in base all’estensione della patologia e alla gravità.

Il consiglio è quello di effettuare subito una visita dermatologica per evitare di applicare o di assumere, come spesso accade, sostanze inefficaci e/o inadeguate, aggravando così la situazione e ritardando i tempi di guarigione.

Ricordate che una lesione se vista allo stato iniziale e “incontaminata” da terapie è più facile da diagnosticare e di conseguenza da curare: risparmierete tempo e denaro!!!





















 http://www.menarini.it/Home/Terapia-e-Benessere/Dermatologia-e-Cura-della-Persona/Azolmen









Prevenzione

Poiché la patologia è recidivante, cioè possiamo avere delle reinfezioni dopo la guarigione, è importante adottare delle misure preventive e renderle nostre normali abitudini d’igiene quotidiana.
  • Utilizzare calzature traspiranti e di colori chiari (tomaia traspirata)
  • Igiene quotidiana dei piedi avendo cura di asciugare bene gli spazi interdigitali e di rimuovere eventuali strati macerati. L’asciugatura deve essere atraumatica, quindi eseguita tamponando e non strofinando o con getto di aria tiepida a distanza (si può usare un semplice phon)
  • Sostituire regolarmente le calze e lavarle in acqua calda o in lavatrice a 40°-60°
  • Lasciare asciugare le scarpe dopo l'uso (basta metterle all’aria aperta non esposte al sole) e utilizzare deodoranti spray antibatterici specifici per scarpe (li trovate in qualsiasi farmacia). 
  • Utilizzare calze in tessuto naturale (cotone, filo, etc.), meglio se di colori chiari
  • Applicare polveri specifiche per evitare l’eccessiva sudorazione del piede (es. Oziderm polvere), da poter mettere anche nei calzini e nella scarpa.
  • Non camminare scalzi (utilizzare sempre ciabatte o sandali in bagni, spogliatoi o docce pubbliche) ne utilizzare calzature altrui
  • Evitare scarpe strette






















mercoledì 18 marzo 2015

Ops!...Ho un unghia nera!!!


Ispirata dalla chiamata urgente di prima mattina di un mio amico runner per comparsa al piede di un’unghia nera dolorante eccomi qua a scrivere a voi tutti, corridori e non, dell’ematoma sub ungueale....
..e cioè una raccolta di sangue nello spazio posto fra il letto ungueale e l'unghia, che si forma a seguito di una lesione diretta a carico dell'unghia. La pressione generata da questa raccolta emorragica sotto l'unghia causa dolore intenso.

Gli ematomi subungueali si formano più comunemente a seguito di una lesione da schiacciamento a carico della punta delle dita di mani o piedi.

Per noi runners gli ematomi sub ungueali a carico delle dita dei piedi sono principalmente dovuti a scarpe troppo strette o troppo larghe, che causano traumi ripetuti…ma non solo!!
Spesso anche chi utilizza la giusta calzatura può essere soggetto alla formazioni di questi ematomi…perché?
Beh a parte fattori genetici costituzionali, che rendono alcuni soggetti predisposti alla loro formazione, ci può essere un difetto di appoggio del piede, da cui l’uso di plantari, ma anche un aumento del chilometraggio settimanale..e così via…insomma un po’ difficile trovare un corridore con piedi e unghie perfetti…

Come si presenta quest’ematoma?

Definirlo semplicemente come unghia nera è un po’ riduttivo, anche perché la pigmentazione che si forma sotto l’unghia, a seguito della lesione occorsa, tende ad essere di colorito bruno-rossastro o violacea nera, ma ciò che la caratterizza è la presenza del rosso-viola, che indica componente ematica, come nei lividi, cioè di sangue....perchè sottolineo ciò?..Beh perché chiaramente pigmentazioni scure dell’unghia non è detto che siano per forza ematomi sub ungueali e quando non c’è il ricordo di un trauma o il soggetto non utilizza particolari calzature o non fa sport entrano  in gioco altre diagnosi differenziali; per cui il consiglio è quello di rivolgersi comunque ad uno specialista




Anche il sintomo del dolore, dovuto alla pressione generata fra l'unghia e il letto ungueale, dove il sangue ha modo di raccogliersi, non deve essere trattato con leggerezza…soprattutto in caso di trauma può essere rivelatore anche di una frattura a carico dell'osso sottostante, una lacerazione al letto ungueale o una contusione al dito stesso (sia esso di mani o piedi).

In linea generale possiamo dire che:
- se il dolore è lieve e l'ematoma è inferiore al 25% della superficie sotto l'unghia, è possibile trattare il problema a casa.
- se invece l'ematoma è pari o superiore al 50% della superficie ungueale sottostante, o se lesione che ha causato l'ematoma subungueale è grave abbastanza da provocare dolore intenso e dolorabilità è necessario rivolgersi al medico.

Cosa fare a casa?

Per gli ematomi minori (<25% del letto ungueale), si raccomanda di mantenere la parte lesa in posizione rialzata (tenendo il braccio o la gamba sopra il livello del cuore), applicare impacchi di ghiaccio e assumere antidolorifici. Per gli impacchi, si consiglia di avvolgere il ghiaccio in un asciugamano, evitando così di applicarlo a contatto diretto con la pelle.

Nel caso in cui l'unghia sia stata rimossa dalla lesione occorsa e il letto ungueale non sia stato interessato da tagli, si raccomanda il seguente trattamento domestico finché il letto ungueale non inizierà a divenire meno sensibile (di solito dopo 7-10 giorni):
1)       mettere a bagno la parte lesa in acqua e sapone antibatterico (Clorexidin detergente, Cytelium detergente, Dermalibour detergente) per 10-15 minuti due volte al giorno.
2)       applicare Eosina acquosa al 2% o Amukine med spray o una pomata antibiotica topica (Fucidin pomata o Dermomycin pomata) ricoprendo con garze sterili e un bendaggio non occlusivo asciutto.

 








Se l’ematoma supera il 50% del letto ungueale è necessario rivolgersi al medico

Trattamento medico

Per drenare il sangue sotto l'unghia (drenaggio o perforazione) vengono utilizzate diverse tecniche, in base all’esperienza del medico e dalla parte corporea interessata.

Occasionalmente, il dito interessato viene desensibilizzato mediante blocco anestetico digitale. Alcuni medici non optano per tale procedura, poiché l'iniezione stessa può causare un dolore pari, se non maggiore, alla procedura di drenaggio dell'ematoma.
Viene iniettato un farmaco anestetico locale, come la lidocaina, nella parte inferiore del dito, causando una desensibilizzazione dello stesso. Non appena il farmaco avrà fatto effetto, la procedura di drenaggio dell’ematoma potrà avere luogo.

I metodi comunemente utilizzati per drenare un ematoma sono:
1) cauterizzazione: procedura consistente nel bruciare l'unghia per creare un foro sino a raggiungere il sangue e favorirne così la fuoriuscita Questa tecnica non dovrebbe essere utilizzata qualora il paziente indossi unghie acriliche, poiché possono essere infiammabili.
2) ago: viene impiegato un ago di grande diametro per forare l'unghia in modo da creare un foro che consenta al sangue di drenare.
3) graffetta: questa tecnica, sebbene sia una delle più datate, è ancora utilizzata da alcuni professionisti. La graffetta viene aperta in modo da liberare la sua estremità appuntita. In seguito, tale estremità viene riscaldata, di solito passandola su una fiamma, e utilizzata per bruciare l'unghia. Questa tecnica usa una combinazione dei due metodi sopra citati.

Prevenzione

Il modo migliore per evitare di chiudere le dita nella porta o di far cadere oggetti pesanti sulle dita dei piedi consiste ovviamente nel far ricorso al buon senso e nel mettere in pratica misure di sicurezza.

- Le calzature con punta in acciaio sono importanti dispositivi di sicurezza da indossare in determinati posti di lavoro ad alto rischio, come i cantieri edili.
- Prestare attenzione alle mani dei bambini quando si aprono o si chiudono gli sportelli della macchina.
- Prestare la massima attenzione a ciò che si sta facendo. Le lesioni alle dita spesso si verificano quando la persona che sta utilizzando uno strumento (un martello, per esempio) è distratta.
- Non sollevare oggetti che non si è grado di gestire da soli. Sempre meglio chiedere l'aiuto di qualcuno quando è necessario trasportare oggetti pesanti, in modo da evitare che questi possano cadere sulle dita dei piedi.

E per i runner?

Indossare la scarpa adatta: soprattutto per i neofiti non è facile capire quale sia la scarpa giusta…bisogna avere pazienza provare e riprovare… il consiglio è di rivolgersi in negozi specializzati dove si ha la possibilità di provare l’eventuale scarpa anche sul tapis e avere così anche una valutazione della nostra tipologia di corsa.

Se dovessero essere riscontrati problemi di appoggio può essere utile eseguire un’esame baropodometrico in statica e dinamica in un centro ortopedico sanitario specializzato, per valutare l’eventuale necessità di plantari.

Non trascurare anche calzini specifici con rinforzi nella parte anteriore e posteriore del piede e di tessuti diversi (più leggeri o più spessi) in base alla stagione (estate o inverno).

Infine in farmacia vendono dei cappuccetti in silicone per le dita dei piedi, che servono ad attutire appunto i microtraumi ripetuti…certo anche questi non sono la panacea di tutti i mali, quindi vanno provati e soprattutto indossate quelli della giusta taglia!





Per chi ha difficoltà a trovare la misura giusta si può utilizzare un ceroto Compeed da applicare sulla zona interessata solo al momento della corsa e rimosso al termine dell’allenamento! E’ importante non tenerlo per tempo prolungato per evitare rischio di macerazione dei tessuti!